Saf, subappalti per 700mila chilometri. Rottura tra azienda e sindacati

Rottura al tavolo di trattativa tra Saf e sindacati, che avviano lo stato di agitazione tra il personale dell’azienda di trasporto pubblico locale. Lo comunicano le segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Faisa Cisal, dopo l’incontro tenutosi oggi, chiesto dai sindacati due settimane fa, con l’amministratore delegato e il responsabili del settore tecnico e del personale. Causa della rottura l’intenzione comunicata dall’azienda di procedere al subappalto di oltre 700 mila km di tratte del servizio extraurbano.
Le tratte interessate riguardano il capoluogo, Codroipo, Gemona, Tarcento, Prossenicco, Cividale, San Giorgio, Cervignano, Tolmezzo. «L’effetto dei subappalti ““ si legge in una nota unitaria ““ sarà  di bloccare il turnover del personale per tutto il 2017, riflettendosi pesantemente anche sui turni e sulla qualità  della vita dei dipendenti, con un abbassamento drastico del numero dei lavoratori diretti e delle retribuzioni medie. La Saf ““ proseguono i sindacati ““ non solo ha mancato di rispondere alle nostre richieste, ma ha aperto scenari pericolosissimi per i lavoratori, non prestando fede agli accordi preesistenti».
Le segreterie di Cgil, Cisl, Uil e Faisa, si legge ancora nella nota, «hanno abbandonato il tavolo per dare alla Saf un forte segnale e in coerenza con quanto sostenuto nelle assemblee dei lavoratori». Da qui dello stato di agitazione, con l’avvio della procedura di raffreddamento prevista nell’ambito dei servizi di pubblica utilità , e l’immediata indizione di assemblee territoriali del personale per lunedì prossimo, 16 ottobre.
«Assemblee nel corso delle quali ““ anticipano i sindacati ““ esprimeremo la nostra assoluta contrarietà  alla volontà  aziendale di smantellare i servizi e i turni di lavoro costruiti con sacrificio dai lavoratori. Invitiamo fin d’ora tutti i lavoratori dall’astenersi da qualsiasi forma di collaborazione con l’azienda e di essere presente in modo compatto alle assemblee». Durissimo l’attacco finale dei sindacati nei confronti di un’azienda che, sostengono Cgil, Cisl, Uil e Faisa, continua a «produrre false illusioni negli utenti sulle spalle dei lavoratori, con una scorrettezza lesiva degli sforzi prodotti dai lavoratori in tanti anni di sacrificio, serviti solo ad ingrassare il bilancio milionario della Saf».