Maltempo in montagna, doppia solidarietà  di lavoratori e imprese

Favorire non soltanto la ripresa delle normali attività  economiche e sociali, ma anche il rilancio delle condizioni di crescita del territorio montano. Queste le finalità  del fondo paritetico “Solidarietà  montagna”, istituito oggi da Confindustria Udine con le segreterie territoriali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. Il fondo, secondo quanto previsto dall’intesa siglata stamane dal direttore generale dell’associazione Michele Nencioni con i segretari Natalino Giacomini (Cgil), Renata Della Ricca e Valentino Bertossi (Cisl) e Ferdinando Ceschia (Uil), verrà  alimentato in maniera paritaria dalle aziende aderenti a Confindustria e dai rispettivi dipendenti, attraverso la devoluzione volontaria, tramite apposita delega scritta, di un’ora di retribuzione dei mesi di novembre o dicembre. Ciascuna azienda, oltre a quanto trattenuto sulle buste paga, è impegnata a conferire una quota pari almeno al totale delle ore donate dai propri dipendenti.
L’intesa, immediatamente operativa, definisce anche le linee generali che guideranno l’utilizzo del fondo, le cui risorse verranno destinate a finalità  e necessità  che verranno verificate con i sindaci dei Comuni colpiti, tutti quelli che saranno compresi nella dichiarazione di calamità  naturale. Sarà  in ogni caso prioritario il sostegno a «iniziative o progetti destinati a rafforzare le condizioni di inclusività  della montagna e di consolidamento della struttura economica e sociale», come si legge nella parte finale dell’accordo.
«Siamo certi ““ questo il commento di Confindustria e delle segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil ““ che anche in questa occasione, come è già  avvenuto in passato, i lavoratori e gli imprenditori friulani sapranno dare prova di generosità  e di concreta solidarietà , di fronte agli effetti di una calamità  che non danneggia soltanto i territori e le comunità  direttamente colpite dal maltempo, ma tutto il territorio regionale. Anche per questo è importante promuovere azioni che coinvolgano tutta la società  civile, a fianco delle istituzioni e degli enti locali, in un impegno comune che riesca a trasformare un evento negativo in un impulso a un rinnovato impegno sul fronte degli investimenti per il rilancio della montagna friulana, a partire da quelli per la messa in sicurezza e la valorizzazione, economica e turistica, del territorio».