Consorzio di bonifica, Cgil e Uil in pressing sull’integrativo

Un premio di risultato uguale per tutti i lavoratori del Consorzio di Bonifica della Pianura friulana. Questa la proposta che Flai Cgil e Filbi Uil sottoporranno nei prossimi giorni ai dipendenti del consorzio, dopo il recente rinnovo dell’accordo sull’organizzazione del lavoro e in vista della trattativa sul nuovo integrativo aziendale. «Assieme alla Filbi-Uil ““ spiega il sindacalista della Flai Cgil Udine Saverio Scalera ““ riteniamo che siano maturi i tempi per rivedere l’attuale sistema premiante basato su quattro fasce, per arrivare a un premio di risultato uguale per tutti. È una questione di giustizia e di equa distribuzione di salario: tutti i dipendenti, siano operai o impiegati, ciascuno per la propria professionalità , contribuiscono infatti al raggiungimento degli obiettivi aziendali». 
Al momento, riferisce Scalera, le posizioni sindacali sono diverse e vedono la Fai Cisl favorevole alla conferma dell’attuale meccanismo di erogazione, che vede forti differenziazioni del premio a seconda delle fasce (stagionali, operai, impiegati, quadri). Soddisfatte del nuovo accordo sull’organizzazione del lavoro, un’intesa che disciplina istituti come orario, permessi, rimborsi pasti, straordinario, reperibilità , banca ore, indennità  e che è stata approvata dalla stragrande maggioranza dei dipendenti, Cgil e Uil puntano invece a una radicale revisione del sistema premiante. «Tre anni fa ““ spiega ancora Scelera ““ si è riusciti a ridurre le fasce da sette a quattro, adesso puntiamo a un accordo che le elimini del tutto e preveda un premio uguale per tutti. È infatti il contratto nazionale, non il premio di risultato, che stabilisce i livelli e i relativi importi salariali differenziati per ruoli e competenze. Nei prossimi giorni, una volta accertata la contrarietà  della Cisl, Flai Cgi e Filbi Uil sottoporranno a tutti i dipendenti la proposta per un’unica fascia e un importo salariale uguale per tutti. La decisione che sarà  assunta dalla maggioranza dei lavoratori, nel pieno rispetto della democrazia rappresentativa, diventerà  la proposta da presentare ai vertici aziendali».