Ex Mercatone Uno, a breve la data room sulla cessione dei 55 punti vendita

Resta alta l’attenzione dei sindacati nella complessa vertenza dei
lavoratori ex Mercatone Uno. Si è svolto al Mise l’incontro che ha
avuto solo carattere informativo tra le federazioni di categoria
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e i Commissari straordinari.
Delusione da parte dei sindacati per l’assenza del Mise, che
continuano a ritenere indispensabile, ed a cui più volte è stata
richiesta la convocazione del tavolo di crisi. Sul tavolo la
necessaria attività  di ricognizione effettuata dall’organo
collegiale sorteggiato un mese fa e il bando per la cessione
pubblicato. C’è tempo fino al 31 ottobre per la presentazione
delle offerte vincolanti per l’acquisto dell’intero o di parte
del perimetro del compendio aziendale mentre le operazioni di
cessione dovranno chiudersi perentoriamente entro il 31 dicembre
2019. Nei prossimi giorni verrà  definita la data room dove saranno
inseriti tutti i dati finanziari del complesso aziendale in vendita.
I commissari hanno
informato i sindacati della sottoscrizione di due accordi quadro con
la curatela fallimentare Shernon Holding rispetto alle figure
professionali dedicate alle attività  di ricognizione amministrativa
e sugli assets aziendali del perimetro oggetto dell’operazione.
Emblematico il passaggio in cui la triade incaricata dal Mise ha
riferito che per i mesi di maggio e giugno, ha dovuto pagare 400mila
euro di stipendi per coloro i quali sono stati comandati dalla
curatela a prestare servizio; una cifra esagerata se si tiene
presente che i lavoratori comandati sono 20 circa.
I sindacati hanno
chiesto massima trasparenza anche su questo. I sindacati hanno
espresso tutta la preoccupazione per quello che potrà  essere l’esito
del bando di vendita, ed hanno ribadito la necessità  di affrontare
il percorso con la massima trasparenza. Per questo motivo Filcams,
Fisascat e Uiltucs hanno sollecitato i Commissari ad avviare una
interlocuzione diretta e una giusta e corretta relazione tra le
parti, stigmatizzando le recenti fughe di notizie relativamente al
bando di vendita.
A fronte delle
ripetute richieste di incontro rivolte dai sindacati anche al
Ministero del Lavoro, per affrontare la grave condizione reddituale
dei lavoratori, i Commissari hanno informato le organizzazioni
sindacali che stanno valutando di inviare un interpello all’Inps.
È stata intanto
avviata una procedura di mobilità  che potrà  prevedere
esclusivamente la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con
la non opposizione al licenziamento. È perciò rivolta
esclusivamente ai lavoratori che manifesteranno tale volontà , perché
in vista della pensione o di altra occupazione. Il tavolo è
aggiornato al 16 settembre a Roma; i sindacati chiedono che la sede
del confronto sia istituzionale per assicurare maggiori garanzie di
trasparenza, confidando nella supervisione del ministero dello
Sviluppo Economico che finora non risponde a pieno a quanto
auspicato. I sindacati sollecitano inoltre la convocazione di più
tavoli di confronto con la volontà  di individuare entro la scadenza
dei termini le soluzioni più idonee a salvaguardare tutta la platea
occupazionale.