Mense scolastiche, il Comune di Udine batta un colpo

Lo scorso settembre, in tempi rapidissimi dovuti
allo stato di emergenza e a un’aggiudicazione da parte del Comune
avvenuta solo a ridosso dell’avvio dell’anno scolastico, c’è stato il
cambio appalto per la gestione del servizio di refezione nelle scuole di
Udine, assegnato all’impresa Ep-Spa, nuova per questo servizio sul
nostro territorio.
Il 24 settembre azienda e Organizzazioni
sindacali hanno sottoscritto un verbale che definiva le condizioni
economiche con le quali le lavoratrici (una cinquantina circa) passano
dall’azienda uscente (Camst) al nuovo gestore, salvaguardando l’intero
perimetro occupazionale già  operante nell’appalto. L’incontro è stato
utile anche per iniziare a capire le modalità  organizzative e operative
dell’appalto, la cui gara è stata indetta prima dell’emergenza sanitaria
e quindi in un contesto completamente diverso da quello attuale.
Si consideri, inoltre, che abbiamo inoltrato una
formale richiesta d’incontro ai due assessorati competenti, proprio per
ricercare una sintesi ed un coordinamento tra le decisioni assunte,
legittimamente, da ciascun plesso scolastico. A distanza di un mese la
richiesta di incontro avanzata al Comune non ha ricevuto alcuna
risposta.
Ad oggi, purtroppo, sono ancora molti i disguidi
in numerosi fasi operative del servizio, così come manca ancora
l’individuazione di un referente dell’appalto e di un responsabile
territoriale con il quale poterci confrontare per i problemi che
emergono. Se i contatti telefonici con il responsabile commerciale della
Ep Spa non sono mancati, poche sono state le risposte e soprattutto le
soluzioni utili a migliorare il servizio reso nelle mense scolastiche.
La Filcams di Udine ritiene fondamentale che il servizio si svolga nel miglior modo possibile a tutela delle lavoratrici, delle scuole e dei nostri
bambini. Siamo consapevoli che la fase inziale di un appalto,
soprattutto in queste condizioni e dopo un cambio di appalto, comporti
inevitabilmente disservizi da gestire, risolvere, tarare. Certo che però
è trascorso oramai quasi un mese e, nell’interesse collettivo e
generale, appare necessario fare in fretta senza perdere altro tempo.
Nonostante la mancanza di materiali, l’assenza
di comunicazioni organizzative chiare, la mancata definizione degli
orari di lavoro, la carenza di documentazione utile ai riscontri delle
non conformità  e dei vari moduli interni per la gestione amministrativa
del personale, le lavoratrici cercano, con grandesenso di
responsabilità , di portare a termine il servizio nel miglior modo
possibile, non dimenticandosi mai sono loro a metterci la faccia nei
confronti dei bambini, delle loro famiglie, dei docenti e dei dirigenti
scolastici.
Rinnoviamo pertanto l’invito ad un incontro,
alla presenza del Comune di Udine, al fine di risolvere i disservizi e
ricercare una cabina di regia e di coordinamento che sappia e voglia
verificare, monitorare e gestire le problematiche attuali e future.
Crediamo infatti debba essere unb obiettivo comune anche
dell’amministrazione pubblica e dell’impresa la qualità  del servizio ed
il benessere di chi ogni giorno lavora per garantire questo fondamentale
servizio.
In caso contrario, rendendoci pienamente conto
del disagio che ciò potrebbe arrecare ai bambini e alle famiglie, su
mandato delle lavoratrici ci riserviamo di adottare le iniziative di
mobilitazione che riterremo più opportune a tutela e salvaguardia delle
lavoratrici e della loro dignità .
Francesco Buonopane, Onlinesconto e Ingrid Peres
Filcams Cgil Udine