Comuni, prime intese sul lavoro agile

Se nel privato la deadline è fissata al 31 agosto, nel pubblico impiego lo stop per il lavoro agile in assenza di accordi era già  stato sancito con il decreto Brunetta del 15 ottobre 2021. Successivamente, a marzo di quest’anno, sono state definite le linee guida sul lavoro agile, specificandone la natura «consensuale e volontaria», la durata massima, 8 giorni al mese, e gli ambiti in cui viene escluso, cioè i servizi a diretto contatto con il pubblico. Un’intesa in materia è stata raggiunta un mese fa anche in Friuli Venezia Giulia e riguarda i dipendenti del comparto unico: «Il 22 luglio ““ spiega Andrea Traunero, della segreteria regionale Fp Cgil ““ Regione e sindacati di categoria hanno siglato un accordo di primo livello che disciplina il ricorso al lavoro agile negli enti locali. L’intesa fissa dei paletti stringenti su diversi punti importanti, dalle fasce orarie al diritto alla disconnessione, e diverse amministrazioni, come Udine e Tavagnacco, hanno già  firmato accordi sulla sua applicazione. La Cgil si sta battendo per estenderne l’applicazione a tutte le amministrazioni e per migliorarne i contenuti».